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martedì 17 maggio 2022

Mignonne, allons voir si la rose...



 Mignonne, allons voir si la rose

Mignonne, allons voir si la rose
Qui ce matin avait déclose
Sa robe de pourpre au soleil,
A point perdu cette vêprée,
Les plis de sa robe pourprée,
Et son teint au vôtre pareil.

Las ! Voyez comme en peu d'espace,
Mignonne, elle a dessus la place,
Las, las ! Ses beautés laissé choir !
ô vraiment marâtre Nature,
Puis qu'une telle fleur ne dure
Que du matin jusques au soir !

Donc, si vous me croyez, mignonne,
Tandis que votre âge fleuronne
En sa plus verte nouveauté,
Cueillez, cueillez votre jeunesse
Comme à cette fleur, la vieillesse
Fera ternir votre beauté.

Pierre De Ronsard





Mia bella, andiamo a vedere se la rosa
che questa mattina aveva dischiuso
il suo vestito di porpora al sole
nella sera ha già perduto
le pieghe del suo vestito purpureo
e il suo colore simile al vostro.

Ahimè, vedete come in poco tempo
mia bella, lei ha a terra
ahimè, ahimè, lasciato cadere le sue bellezze!
O natura veramente matrigna
poichè un simile fiore dura solo
dal mattino fino alla sera!

Dunque, credetemi, mia bella,
finchè la vostra età fiorisce
nella sua più verde freschezza
godete, godete la vostra giovinezza,
come a questo fiore la vecchiaia
farà appassire la vostra bellezza.




E come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose!

Fabrizio De André - La canzone di Marinella


La traduzione della poesia e le foto sono mie





 

martedì 8 marzo 2022

Giornata Internazionale delle donne "DONNE PER LA PACE"

 




“Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani, rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda. Donne che partecipano coraggiosamente alla difesa della loro comunità, donne costrette a ripararsi nei rifugi d’emergenza, che lasciano il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che prestano cura ai più deboli, che piangono morti innocenti.  E tante, troppe sono le donne già cadute in questo ingiustificabile conflitto. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita. Vittime dell’insensatezza della guerra, vittime spesso di brutali violenze. Eppure la loro forza nel dolore, la loro dignità, si sono sempre rivelate energie insostituibili di resistenza, di coesione, di pacificazione, di ricostruzione”.

Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella stamattina al Quirinale per la celebrazione della Giornata Internazionale delle Donne, giornata dedicata quest'anno al ruolo fondamentale delle donne nella costruzione della pace.

Il suo primo pensiero va alle donne ucraine che stanno affrontando con forza e coraggio questo momento così difficile per la storia del loro paese e per l'Europa intera.

Donne costrette a lasciare il proprio paese per proteggere i propri figli dalla follia della guerra, lasciando gli uomini a combattere per la libertà dell'Ucraina . Quelle che rimangono offrono il loro aiuto alla comunità, alla cura dei feriti e delle persone più deboli, fino all'uso delle armi. Sono donne coraggiose e indomite e proprio a loro va il nostro augurio più sentito, senza dimenticare tutte le altre  impegnate a difendere i propri diritti e ad affermare il loro ruolo nella famiglia, nei posti di lavoro, nella società tutta poco incline a riconoscere la loro dignità e la loro forza.  

"La crescita del ruolo delle donne, della presenza protagonista femminile in tutti gli ambiti della vita politica, istituzionale, economica, sociale, è una condizione per lo sviluppo del nostro Paese. La Giornata dell’8 marzo è uno sprone. Per tutte le donne, certamente. Lo è anche per l’intera Italia che vuole diventare migliore”.

Il Presidente Mattarella ha concluso così il suo intervento dopo aver ribadito con forza l'insensatezza dell'aggressione russa all'Ucraina, la sua crudeltà e la sua ferocia, ricordando la morte del piccolo Kirill di soli diciotto mesi e il dolore dei suoi genitori  che non hanno potuto far nulla per  salvarlo.


NO alla GUERRA       SI alla PACE

Auguri a tutte le donne che lottano per un mondo migliore!




sabato 5 marzo 2022

Diciamo NO alla guerra - "Veglia" di Giuseppe Ungaretti



 

Veglia

Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio,
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore.
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.

Giuseppe Ungaretti



giovedì 27 gennaio 2022

27 Gennaio 2022 - Giornata della Shoah




 "Spesso mi chiedono come sia potuto succedere.    

   E io rispondo sempre con questa parola : Indifferenza.                                                                         

Se pensi che una cosa non ti riguardi e ti volti dall'altra parte, è lì che inizia l'orrore.

Non fu solo Milano a essere indifferente, fu indifferente il mondo"

"Fu un attimo. Un attimo importantissimo, decisivo per la mia vita. Capii che mai, per nessun

 motivo al mondo avrei potuto uccidere qualcuno.

Capii che io non ero come il mio assassino. 

 Non ho raccolto quella pistola e da quel momento sono diventata quella donna libera e quella 

donna di pace che sono anche adesso"


Liliana Segre : "Ho scelto la vita. La mia ultima testimonianza pubblica  sulla Shoah"