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venerdì 4 ottobre 2013

I Fioretti di San Francesco




Oggi 4 Ottobre, si celebra la festa di San Francesco d'Assisi, il Santo che più di chiunque altro incarna il messaggio evangelico. 
Innamorato di Cristo, visse la sua vita nella semplicità e nella povertà, amando Dio e tutte le sue creature.
L'imitazione di Cristo fu impressa nella sua carne con le stimmate.
Si fece interprete  dell'armonia del creato nel Cantico delle creature, uno dei primi documenti scritti del volgare.
I Fioretti sono un florilegio sulla vita del Santo attribuito a frate Giovanni dei Marignoli.
Raccontano episodi della sua vita (l'incontro con il lupo a Gubbio, il suo digiuno di quaranta giorni, l'incontro con il sultano di Babilonia, la conversione della meretrice ecc.) e di quella dei suoi discepoli come frate Leone, Masseo, Bernardo, Antonio e Chiara.

  
     
       
San Francesco d'Assisi e le tortore
Uno iovane aveva preso un dì molte tortore, quali portando a vendere, si scontrò in San Francesco, il quale aveva sempre alli animali singulare pietà, massime alli animali mansueti. Però riguardando quelli uccelli con gli occhi pietosi et mansueti, disse: "O iovane da bene, priegoti darmi queste tortore, chè uccelli sì... innocenti - che sono assimilate ad l'anime caste, humili et fideli - non vengano ad mano di crudeli, et siano malamente uccise.
Subito il iovane, ispirato da Dio, liel diede. Ricevute che l'ebbe in grembo, cominciò dolcemente a parlare con loro: "O sorelle mie tortore semplici innocenti et caste, perchè voi vi lasciate così pigliare? Or ecco, scampare vi voglio dalla morte, et farvi nidi, acciò che facciate frutto, come comandato da Dio. Crescete, moltiplicate, ringraziate il vostro Creatore, et riempite la terra.

Onde a tutte fece nido, et, usandovi,cominciarono a far de l'uova, poi de' figliuoli innanzi a' frati. Et così dimesticamente usavano et stavano con san Francesco et con li altri frati, come se fossino state galline, sempre notricate da loro, nè mai si partivano fino che san Francesco con sua benedizione die' loro licenzia che si partissino.

Al iovane che liel diede, disse: "Figliuolo, tu sarai ancora frate di questo ordine, et graziosamente servirai a Iesu Cristo". Così fu, perchè il detto iovane si fece poi frate, et gran tempo santamente ne l'ordine visse. A laude di Iesu Cristo".

Fioretti
di San Francesco
 




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