La Vieille Dame oppure la Dame de fer come la chiamano i francesi, sta per festeggiare i suoi 128 anni di vita il prossimo 25 maggio e li porta splendidamente.
Simbolo di Parigi e di tutta la Francia, ammirata, fotografata, dipinta, sognata da tutti...sono lontani gli anni in cui molti avrebbero voluto demolirla subito dopo l'Esposizione Universale del 1889!
Esposizione Universale del 1889
Infatti appena fu reso noto il progetto dell'ingegnere Gustave Eiffel un folto gruppo di artisti, tra i quali Guy de Maupassant, Emile Zola e Alexandre Dumas padre, pubblicò sul giornale Les Temps, indirizzandola al funzionario della municipalità di Parigi Adolphe Alphand, una lettera per scongiurare la costruzione di una torre di ferro che avrebbe rovinato il fascino di una città come Parigi.
« Noi scrittori, pittori, scultori e architetti, a nome del buon gusto e di questa minaccia alla storia francese, veniamo a esprimere la nostra profonda indignazione perché nel cuore della nostra capitale si debba innalzare questa superflua e mostruosa Torre Eiffel, che lo spirito ironico dell'anima popolare, ispirata da un sano buon senso e da un principio di giustizia, ha già battezzato la torre di Babele. la città di Parigi si assocerà veramente alle esaltate affaristiche fantasticherie di una costruzione meccanica - o di un costruttore - disonorandosi e degradandosi per sempre? [...] La Torre Eiffel, che neppure l'America, con la sua anima commerciale, ha l'audacia di immaginare, senz'alcun dubbio è il disonore di Parigi. Tutti lo sentono, tutti lo dicono, tutti ne sono profondamente rattristati, e noi non siamo che la debole eco di un'opinione pubblica profondamente e giustamente costernata. Quando gli stranieri visiteranno la nostra Esposizione protesteranno energicamente: "È dunque questo l'orrore che hanno creato i francesi per darci un'idea del loro gusto tanto magnificato?". [...] E per i prossimi vent'anni vedremo stagliarsi sulla città, ancora vibrante dell'ingegno dei secoli passati, vedremo stagliarsi come una macchia d'inchiostro l'odiosa ombra dell'odiosa colonna di metallo imbullonato »
Diverse fasi della costruzione della Torre
Si racconta che Guy de Maupassant salisse spesso sulla torre per pranzare nel ristorante e a chi gli domandava come mai un acerrimo oppositore potesse frequentare un posto così odiato rispondeva che quello era l'unico punto di Parigi in cui non vedeva quell'obbrobrio.
Lo scrittore Guy de Maupassant
Il pubblico invece accolse subito di buon grado il progetto dell'ingegnere Eiffel e, nonostante le polemiche e la satira che si scatenò contro l'audace progettista, i lavori andarono avanti speditamente e il 25 maggio del 1889, nove giorni dopo l'inaugurazione dell'Esposizione Universale, la Torre fu aperta al pubblico suscitando lo stupore delle migliaia di visitatori accorsi per il grande evento celebrativo del primo centenario della Rivoluzione.
La Torre nel 1889 con il Trocadéro sullo sfondo
Caricatura di Gustave Eiffel
Un prodigio della tecnica di settimila tonnellate di ferro, 300 metri di altezza (oggi 324 grazie all'antenna),milioni di bulloni e di travi di ferro assemblati insieme nell'arco di due anni, due mesi e cinque giorni, grazie all'instancabile lavoro di trecento operai.
Sarebbe rimasta in vita solo per venti anni, poi sarebbe stata demolita. Ma la torre era destinata ad un futuro luminoso! Piano piano l'ostilità nei suoi confronti sparì ; poeti, scrittori, pittori, fotografi cominciarono a celebrarla nelle loro opere e i viaggiatori che arrivavano a Parigi adoravano la sua sagoma che si poteva scorgere da tutti gli angoli della città.
La torre vista da Seurat
La torre vista da Delaunay
La torre vista da Van Gogh
L'ingegnere Eiffel infine riuscì a salvare la sua creatura in collaborazione con Guglielmo Marconi installando sulla sua cima una stazione radio che si rivelò indispensabile per le comunicazioni durante la Grande Guerra.
Così più nessuno parlò di demolizione e la Torre è rimasta svettante nei cieli di Parigi a imperitura testimonianza dell'ingegno umano.
La Torre vista da Chagall
La torre vista da Dufy
La Torre di ferro la sera, all'imbrunire, si riveste di migliaia di luci ballerine e come un'astronave sembra staccarsi da terra per intraprendere un viaggio nel cielo che sovrasta la Ville Lumière, per la gioia di tanti spettatori affascinati come bambini da questo magico spettacolo. Chissà cosa direbbe Guy de Maupassant con i suoi amici intellettuali...probabilmente avrebbero cambiato opinione e aspetterebbero con curiosità il 14 luglio per lo spettacolo sempre nuovo dei fuochi d'artificio sotto la grande torre!
La Torre è l'anima della città di Parigi e della Francia intera, simbolo della grandeur di una nazione orgogliosa della sua storia e del suo patrimonio culturale, partecipe degli avvenimenti più importanti, sia dolorosi che lieti, non solo della Francia ma anche di altri popoli. Così è accaduto dopo i dolorosi attacchi terroristici che hanno colpito al cuore la città, quando la Vieille Dame ha spento le sue luci e si è vestita a lutto, emblema di una nazione che reagisce con forza nei momenti più bui della sua storia.
Foto di Doisneau
Foto di Almasy
Nessun commento:
Posta un commento