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mercoledì 29 gennaio 2020

Un giardino di grande bellezza, Villa Carlotta sul lago di Como



Il palazzo e il giardino devono il nome alla principessa Carlotta , figlia di Marianna di Nassau e del principe Alberto di Prussia . La madre donò la villa, acquistata quattro anni prima, alla figlia quando andò in sposa nel 1847 al principe ereditario di Sassonia, il duca Giorgio II, uomo colto e innammorato dell'arte.
La principessa morì molto giovane lasciando la villa in eredità al marito che se ne occupò, rendendola sempre più bella.


Un abito della principessa Carlotta conservato nella villa

Il duca Giorgio II era anche un grande appassionato di botanica e in memoria della moglie Carlotta realizzò un giardino di grande pregio storico- ambuentale che oggi comprende 500 specie vegetali.

Il  giardino all'italiana circonda la villa e fa da cornice alla scalinata seicentesca a tenaglia, è ricco di alte siepi, fontane, giochi d'acqua, statue, piante di papiro, siepi di camelie, cespugli di rose e vi si trova anche un bellissimo pergolato di agrumi.

Dalle terrazze della villa si gode di un panorama stupendo sul lago e sul giardino ornato da statue e dalla fontana settecentesca con la statua di Arione di Metimna, celebre cantore e suonatore di cetra. Dietro la villa si sviluppa il giardino all'inglese ricco di alberi secolari, di grotte, di vialetti e di squarci panoramici sul lago.






Passeggiando nella parte del parco sviluppatasi nel XIX secolo s'incotrano ampi spazi riservati a diverse culture di piante e arbusti .
Il teatro di verzura è una vera e propria scenografia teatrale, un palcoscenico erboso le cui quinte sono formate da azalee, rododendri e  palme. La vera attrazione è un glicine secolare, vera e propria scultura naturale.




Il giardino roccioso è sicuramente lo scorcio più bello di Villa Carlotta con piante a fioritura primaverile e estiva, palme che provengono da ogni angolo del mondo e numerose varietà di piante grasse che crescono in ampie nicchie scavate nel terreno tra rocce e sassi.





La valle delle felci invece si affaccia su una gola profonda trasformata da un abile paesaggista in un ambiente naturale ricco di tante piante e di felci provenienti dall'Australia. Un ruscello artificiale forma una serie di cascatelle tra la vegetazione del sottobosco.




Proseguendo nel percorso  s'incontrano i rodendri provenienti dall'Himalaya che  formano un bosco intricato con i loro rami e i tronchi contorti che raggiungo anche i 60 centimetri di diametro.




Nel giardino di bambù si trovano 25 specie di piante, alcune assai rare, in un contesto di grande armonia tra cascatelle, ruscelli e strutture in pietra.
Nel giardino vecchio che si trova a sinistra della villa si respira aria ottocentesca con il viale centrale e i platani celebrati da Sthendal.

Villa Carlotta è un'incredibile fusione di arte, bellezza e natura, uno scrigno da scoprire attraverso un percorso suggestivo che affascina il visitatore di oggi così come avvenne nell'Ottocento per i grandi viaggiatori del Grand Tour.



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