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martedì 12 luglio 2011

Arthur Rimbaud - SENSATION

                                          Rimbaud a 17 anni nel 1872

Oggi, guardando tra i miei vecchi libri, ho ripreso in mano la mia letteratura francese del Liceo, un libro un pò ingiallito ma ben conservato, di cui non potrei mai privarmi.
Sulle pagine di questo libro, in quegli anni  lontani, ho imparato ad amare la lingua francese e la sua letteratura. Eppure mi sembra che il tempo non sia passato !
Ho sfogliato le pagine un pò a caso...Eluard...Ronsard...Colette...Baudelaire...quanto tempo passato sulle opere di questi autori!  Rileggo gli appunti presi durante le spiegazioni della mia insegnate di francese, tutti rigorosamente a matita. La mia calligrafia di allora, chiara e leggibile, anche se un pò sbiadita dal tempo! In fondo non è tanto diversa da quella di oggi!
Continuo a sfogliare e a leggere quà e là qualche verso e poi la mia attenzione cade su Rimbaud, forse il mio poeta francese preferito.
Rileggo prima  "Voyelles", uno dei suoi sonetti più famosi, e alcuni versi di "Le bateau ivre" , simbolo del poeta che erra a lungo attraverso le visioni abbaglianti del suo sogno poetico, senza trovare l'essenza della verità. Il poeta ha scritto questi versi quando aveva solo 17 anni!
E poi la mia attenzione si focalizza su "Sensation" scritta all'età di 16 anni.
Riesco ancora a stupirmi davanti alla grandezza di questo giovane poeta la cui produzione si esaurisce, raggiungendo il vertice della creazione poetica, nell'arco di quattro anni , dai 15 ai 19 anni.
Per il resto della sua vita rinunciò alla poesia che non riusciva più a soddisfare il suo sogno di poeta e comincia ad errare per il mondo, come il suo bateau ivre senza pilota in balia delle onde del mare,  facendo i più svariati mestieri . Morì a Marsiglia  a soli 37 anni.
Ecco i versi del breve poema "Sensation" che esprimono l'aspirazione del poeta che cerca sempre la verità essenziale e disprezza l'apparenza:

Par les soirs bleus d'été, j'irai dans les sentiers,
Picoté par le blé, fouler l'herbe menue:
Reveur, j'en sentirai la fraicheur à mes pieds.
Je laisserai le vent baigner ma tete nue.

Je ne parlerai pas, je ne penserai rien:
Mais l'amour infini me montera dans l'ame,
et j'irai loin, bien loin, comme un bohémien, 
par la Nature, heureux comme avec une femme.

(Mancano gli accenti circonflessi in alcune parole...excusez-moi...ma odio metterli al computer!!!!!)

Testo in italiano (mia traduzione):

Nelle sere d'estate , camminerò lungo i sentieri,
punto dal grano , calpestando l'erba minuta:
sognando, ne sentirò la freschezza sui piedi.
Lascerò che il vento scompigli la mia testa nuda.

Non parlerò, non penserò a niente:
ma un amore infinito invaderà il mio animo,
e andrò lontano, molto lontano, come un vagabondo,
nella Natura, felice come con una donna.

Questo poeta ha dato sicuramente una voce nuova alla poesia francese; precursore del simbolismo, egli concepisce il poeta comme un "voyant", un veggente che arriva alla poesia attraverso "un long, immense et raisonné dérèglement de tous les sens", in una specie di allucinazione poetica con la quale cerca d'inventare nuovi linguaggi. "Jai essayé d'inventer de nouvelles langues".


In questo quadro del 1872 di Henri fantin-Latour, A. Rimbaud è il secondo da sinistra

               

2 commenti:

  1. Proprio un bell'Amarcord non solo del liceo, ma anche dell'università. Rimbaud era l'argomento del primo corso monografico di francese. Non conoscevo la poesia Sensation, o forse non la ricordavo, ma è davvero bella: il ragazzo-poeta ha saputo esprimere in pochi versi una sensazione di libertà, un calarsi nella Natura o meglio un identificarsi con il Cosmo che è così difficile esprimere a parole, ...per chi non è come lui, Rimbaud.
    Un componimento che mi è rimasto nella mente chiaro e quasi intero è 'Les assis'. Ricordi?
    Io recentemente ho 'riscoperto' Baudelaire, pubblicato su Ciao.it.
    Grazie per questo bel flash, bella la traduzione della poesia.

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  2. Grazie,quando ho visto che c'era un commento ho pensato subito a te, anche perchè, mentre scrivevo ho naturalmente ripensato a quegli anni , senza dimenticare il corso monografico all'Università e le lezioni di Margoni. Ti ricordi quando spiegava Voyelles? tutti i significati dei colori...era una meraviglia...è stato lui a farmi amare Rimbaud in modo particolare, senza dimenticare la nostra insegnante del liceo...in questo momento mi sfugge il nome...questione di età...purtroppo!!!!!!ecco ricordo...la Tedeschi...di nome e di fatto ma brava.

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