"Ricordo la Parigi dei berretti a visiera e delle bombette, la Parigi che si ribella, la Parigi umiliata, la Parigi bigotto-borghese, la Parigi delle puttane, ma segreta, e poi la Parigi delle barricate, la pPrigi ebbra di gioia...ed ecco la Parigi delle automibili, la Parigi degli intrallazzi, la Parigi jogging..."
Con queste parole del celebre fotografo si apre il bellissimo catalogo della mostra fotografica di Robert Doisneau al Palazzo delle Esposizioni a Roma che rimarrà aperta fino al 10 Febbraio 2013.
Come tanti, io amo molto questo fotografo che con i suoi scatti ci ha tramandato una città che per certi versi adesso non c'è più.
La concierge aux lunettes rue Jacob 1945
Questo mio forte interesse per Doisneau e per la fotografia in genere mi ha portato nella capitale a visitare la mostra che, manco a dirlo, ho trovato molto bella e stimolante.
La dame indignée 1948
Sono rimasta incantata, divertita, stupita e anche un pò commossa, davanti a queste celebri foto, a queste gigantografie che mi hanno restituito il volto antico e moderno di questa città che adoro.
Déjeuner sur l'herbe 1036
Conoscevo la maggioranza delle foto esposte ma ho scoperto immagini che non avevo mai visto prima.
Le immagini ci restituiscono il tempo libero dei parigini nei giardini delle Tuileries e del Luxembourg... i monumenti più caratteristici della città... i piccioni che imbrattano le statue dei grandi personaggi storici, compreso Napoleone... la vita dei bambini e i loro giochi in una città così caotica...
la fretta della gente che attraversa la place de la Concorde in mezzo al traffico impazzito... la vita semplice di gente comune che ama, soffre, lavora, si diverte,..le abitudini ormai scomparse di quando Parigi era diversa e la vita nelle strade era fatta di musica, di canti e si potevano comprare "formati ridotti" cioè fogli stampati con le parole delle canzoni che si potevano cantare in piccoli gruppi... personaggi famosi... la Parigi delle donne di malaffare e dei locali notturni... i famosi e meno famosi caffé della città...i bistrots... la Parigi che soffre e si ribella all'occupazione tedesca, la liberazione, la gioia per l'arrivo degli americani...e poi le Halles, i grandi mercati generali parigini...i balli del 14 luglio... gli attori e i cantanti degli anni 50 e 60... i balli della ricca borghesia parigina...i visitatori del Louvre che ammirano la Gioconda con espressioni assolutamente esilaranti... i grandi stilisti di moda e il dietro le quinte delle sfilate... la Parigi moderna del cemento e dei grandi grattacieli e tanto altro ancora, una città viva e palpitante, piena di fermenti culturali e non ancora preda del turismo di massa, una città che si offre all'obiettivo del fotografo e mette in luce tutte le sue sfaccettature.
Baiser valsé Paris 1950
Les jambes du métro 1971
Naturalmente il manifesto della mostra è il famoso "Baiser à l'hotel de ville", la cui gigantografia accoglie i visitatori all'ingresso del palazzo delle Esposizioni.
Alla mostra era vietato scattare foto...ma sul web ho trovato questa foto "rubata" da qualche visitatore che non ha resistito al fascino dello scatto e...al traffico su place de la Concorde
Mi piace concludere con quanto ha dichiarato Doisneau nel 1984:
"Oggi posso tranquillamente confessare che quella di lasciare alle future genrazioni una testimonianza della Parigi dell'epoca in cui ho tentato di vivere è stata l'ultima delle mie preoccupazioni. Se mi fossi sistematicamente imposto una missione del genere, avrei accumulato milioni di immagini, ma in cambio di chissà quante giornate senza piacere.. No: nella mia condotta non c'è mai stato nulla di premeditato. A mettermi in moto è sempre stata la luce del mattino, mai il ragionamento."