Traiano fu un grande imperatore ma anche un valoroso generale che allargò i confini dell'impero romano arrivando fin quasi all'Oceano Indiano.
Il suo regno, uno dei periodi più prosperi per Roma, durò dal 98 al 117 dopo Cristo.
Durante questo periodo diede impulso alla costruzione di opere grandiose come l'arena di Verona, il nuovo porto di Ostia, il Foro che porta il suo nome e i Mercati detti appunto traianei.
Solo la morte, a sessantaquattro anni, fermò la sua opera di conquista di nuovi territori; morì infatti a Selino (l'attuale Selinunte sulla costa sud occidentale della Sicilia) mentre tornava da una campagna militare e le sue ceneri, riportate a Roma, furono tumulate alla base della colonna traiana che commemora la guerra contro i Daci dal 101 al 107 dopo Cristo.
I mercati furono progettati dall'architetto Apollodoro da Damasco all'inizio del secondo secolo dopo Cristo.
I mercati, per secoli erroneamente ritenuti solo destinati al commercio di prodotti alimentari, erano in realtà una sorta di centro polifunzionale con uffici amministrativi e pubblici.
L'ingresso, come ai tempi di Traiano , si trova su via IV Novembre e ci introduce in un'area con una serie di negozi disposti su due piani, dove veniva distribuito gratuitamente il grano alla popolazione povera di Roma antica.
Alla fine di quest'area c'è una terrazza con una splendida veduta sui Fori Imperiali e l'Altare della Patria.
Questa terrazza è una parte della via Biberatica (dal latino biber-bere poichè qui un tempo c'erano taverne e negozi).
La parte superiore della via era destinata agli uffici e quella inferiore, di fronte al Foro, ospitava botteghe per olio, pesce, frutta e verdura.
La parte superiore mostra ancora oggi inserti di abitazioni posti lungo il profilo semicircolare dei Mercati.
Nella parte inferiore presenta due piani differenti: al piano terra negozi con entrate in travertino, al piano superiore negozi di olio e vino.
Un terzo livello, visibile in parte, si affaccia sulla via Biberatica ed era destinata a negozi di spezie e verdure.
Nel corso dei secoli i Mercati hanno subito diversi rifacimenti.
Nel periodo medievale il complesso fu trasformato con l'aggiunta di nuovi piani e la costruzione di alcuni elementi difensivi come la torre delle Milizie del 1200.
Successivamente , dal 1574 all'Unità d'Italia, divenne un convento, demolito poi nel ventesimo secolo per restituire a Roma i Mercati di un tempo.
Con l'unità d'Italia diventa una caserma e durante l'epoca fascista , all'interno di un grandioso progetto di scavi nei Fori Imperiali, vennero eliminate tutte le modifiche apportate nel corso dei secoli per riportare alla luce l'architettura romana originaria.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale l'area vive un periodo di decadenza, fino agli anni 80, quando viene recuperata e restaurata.
Attualmente è sede del museo Museo dei Fori Imperiali con importanti testimonianze della grandezza della Roma imperiale.
I mercati, per secoli erroneamente ritenuti solo destinati al commercio di prodotti alimentari, erano in realtà una sorta di centro polifunzionale con uffici amministrativi e pubblici.
L'ingresso, come ai tempi di Traiano , si trova su via IV Novembre e ci introduce in un'area con una serie di negozi disposti su due piani, dove veniva distribuito gratuitamente il grano alla popolazione povera di Roma antica.
Alla fine di quest'area c'è una terrazza con una splendida veduta sui Fori Imperiali e l'Altare della Patria.
Questa terrazza è una parte della via Biberatica (dal latino biber-bere poichè qui un tempo c'erano taverne e negozi).
La parte superiore della via era destinata agli uffici e quella inferiore, di fronte al Foro, ospitava botteghe per olio, pesce, frutta e verdura.
La parte superiore mostra ancora oggi inserti di abitazioni posti lungo il profilo semicircolare dei Mercati.
Nella parte inferiore presenta due piani differenti: al piano terra negozi con entrate in travertino, al piano superiore negozi di olio e vino.
Un terzo livello, visibile in parte, si affaccia sulla via Biberatica ed era destinata a negozi di spezie e verdure.
Nel corso dei secoli i Mercati hanno subito diversi rifacimenti.
Nel periodo medievale il complesso fu trasformato con l'aggiunta di nuovi piani e la costruzione di alcuni elementi difensivi come la torre delle Milizie del 1200.
Successivamente , dal 1574 all'Unità d'Italia, divenne un convento, demolito poi nel ventesimo secolo per restituire a Roma i Mercati di un tempo.
Con l'unità d'Italia diventa una caserma e durante l'epoca fascista , all'interno di un grandioso progetto di scavi nei Fori Imperiali, vennero eliminate tutte le modifiche apportate nel corso dei secoli per riportare alla luce l'architettura romana originaria.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale l'area vive un periodo di decadenza, fino agli anni 80, quando viene recuperata e restaurata.
Attualmente è sede del museo Museo dei Fori Imperiali con importanti testimonianze della grandezza della Roma imperiale.