Visualizzazione post con etichetta Malta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Malta. Mostra tutti i post

sabato 9 novembre 2013

11 Novembre - Remembrance day ( Poppy day)








L'11 Novembre è la giornata del Remembrance day o Armistice day , una commemorazione osservata nei paesi del Commonwealt, ma anche in diversi paesi europei, che ricorda la fine della prima guerra mondiale sul Fronte occidentale.
Questa giornata è dedicata ai caduti, non solo della Grande Guerra, ma anche della seconda guerra mondiale.
La festa venne istituita da re Giorgio V il 7 Novembre del 1919.
Il Remembrance day prevede  due minuti di silenzio all'undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese.
I due minuti ricordano le due guerre mondiali.
Il Regno Unito, pur commemorando l'11 novembre, celebra il Remembrance Sunday, la seconda domenica di novembre, con cerimonie in tutti i posti più significativi del Regno, in particolare a White Hall dove partecipa anche la Regina con il primo Ministro e rappresentanti militari.
I veterani depongono corone di papaveri al Cenotafio.
Esiste una forte relazione tra i papaveri e il Remembrance day, relazione che deriva dalla poesia Flander's fields - Nei campi delle Fiandre scritta dall'ufficiale medico canadese John McCrae.
Questi fiori, divenuti emblema della festa, ricoprivano i campi di battaglia delle Fiandre durante la grande guerra.
Il loro colore rosso simboleggia lo spargimento di sangue dei combattimenti nelle trincee.
Fu una signora francese, Madame F. Guérin, a introdurre l'uso dei papaveri artificiali che vengono donati gratis a tutti i partecipanti alle manifestazioni.
La giornata viene anche chiamata Poppy Day - La giornata del papavero
,




SUI CAMPI DELLE FIANDRE

Sui campi delle Fiandre spuntano i papaveri
tra le croci, fila dopo fila,
che ci segnano il posto; e nel cielo
le allodole, cantando ancora con coraggio,
volano appena udite tra i cannoni, sotto.

Noi siamo i Morti. Pochi giorni fa
eravamo vivi, sentivamo l'alba, vedevamo
risplendere il tramonto, amanti e amati.
Ma adesso giacciamo sui campi delle Fiandre.

Riprendete voi la lotta col nemico:
a voi passiamo la torcia, con le nostre
mani cadenti, e siano le vostre a tenerla alta.
e se non ci ricorderete, noi che moriamo,
non dormiremo anche se i papaveri
cresceranno sui campi di Fiandra.





Le foto sono state scattate a La Valletta - Malta il  giorno 9 Novembre 2009, seconda domenica del mese, il Remembrance Sunday






martedì 28 giugno 2011

CARAVAGGIO - La decollazione di San Giovanni Battista






Questo quadro di Michelangelo Merisi detto Caravaggio si trova nell'Oratorio della Co-Cattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta (Malta).
E' un quadro di grandi dimensioni (3,61 per 5,20), olio su tela, dipinto dall'artista nel 1608, durante il suo soggiorno a Malta , dopo la fuga da Roma per una condanna comminatagli per omicidio.
Il pittore dipinse questo quadro per il Gran Maestro Alof di Wignancourt per ornare l'altare della cappella dedicata al Santo.
A Malta Caravaggio fu investito del titolo di "Cavaliere di Grazia" dall'Ordine il 14 luglio 1608. Tuttavia il 6 dicembre dello stesso anno il pittore fu cacciato dall'Ordine  in seguito ad una lite, e al conseguente arresto,con un cavaliere di rango superiore.
La scena del dipinto si svolge all'interno di una prigione, come dimostrano i due carcerati affacciati da una grata; la penombra avvolge i personaggi, l'esecuzione avviene probabilmente alle prime luci dell'alba e solo un raggio di luce fa percepire l'orrore del misfatto.
Il carceriere che assiste imperterrito alla scena ha le fattezze di Philippe de Wignancourt, fratello del Gran Maestro dellOrdine; in San Giovanni Battista il pittore ha rappresentato probabilmente la sua vittima.
Il Santo è agli ultimi istanti di vita e il boia sta per dargli il colpo della misericordia con il pugnale che ha stretto in pugno; a fianco si nota la spada con cui è stato sferrato il primo colpo e sulla destra pende la fune alla quale San Giovanni era legato e che è stata recisa poco prima.
Gli altri personaggi sono una giovane donna con il bacile che dovrà raccogliere la testa del Santo e una donna anziana che, in preda all'orrore, si stringe la testa tra le mani.
Caravaggio firmò la sua opera nel sangue che schizza dalla ferita del Battista ; si legge "F(ra) Michelangelo", l'ultima parte del nome è poco leggibile.

Questo particolare e le sue dimensioni ( il quadro più grande dell'intera produzione el Caravaggio) rendono l'opera  più che unica.
Quando il pittore, poco tempo dopo, fuggì dall'isola, la bolla con la quale veniva scacciato dall'Ordine fu letta proprio davanti a questo quadro.
La costruzione della Co-Cattedrale di San Giovanni, con l'Oratorio riccamente decorato dove è conservata la tela del Caravaggio, fu autorizzata nel 1753 dal Gran Maestro Jean de la Cassière e fu terminata nel 1758. L'austero aspetto esteriore non rivela niente dell'opulenza dell'interno, in stile barocco, arricchito nel corso degli anni dai vari Maestri che si sono succeduti alla guida dell'Ordine di Malta.

Visitare la cattedrale, ammirarne la bellezza e la magnificenza, sostare nell'Oratorio in religioso silenzio davanti alla stupefacente bellezza di questo capolavoro che un genio ribelle ha donato all'umanità intera, è stata una delle emozioni più belle mai provate.

             L'interno riccamente decorato della Co-cattedrale di san Giovanni Battista  a  La Valletta

                                                 Il severo aspetto esteriore della Cattedrale

giovedì 23 giugno 2011

Malta- la sua storia "illustrata"

L'Auberge di Castiglia, uno dei più bei palazzi costruiti dall'Ordine di Cavalieri di Malta  Fu ritrutturato nel 1574 e per rifare la facciata l'architetto s'ispirò al palazzodella prefettura di Lecce
Il Grand Harbour con i bastioni di Santa Barbara e in primo piano la Cottonera lines, muro difensivo lungo 2 km costruito nel 1670
La Valletta vista dall'aereo - Secondo il Gran Marstro Jean Parisot de la Valette doveva essere solo una fortezza per difendere i due porti situati ai due lati della penisola rocciosa sulla quale sorge
La Valletta  - Una delle tante vedette lungo i bastioni
Malta  -  Mdina, la città silenziosa. Gli arabi  divisero l'antica città romana di Milita in due parti : Mdina (la città) e Rabat (il sobborgo)
Valletta Waterfront - punto d'attracco delle navi da crociera  e fulcro della vita notturna maltese
Forte Sant'Angelo nella città di Vittoriosa di fronte a La Valletta

mercoledì 22 giugno 2011

La storia di Malta, la perla del Mediterraneo




Malta con le sue isole, Gozo e Comino  abitate, e Cominotto, Filfla e San Paolo disabitate, si trova a 90 chilometri dalla Sicilia in una posizione centrale nel Mediterraneo.
Malta misura 27 km di lunghezza e 14 di larghezza massima. Le corrispondenti misure di Gozo sono 14 e 7 km. La più piccola delle isole abitate, Comino, misura 2,6 km2. La popolazione è di 400.000 abitanti su 320 km2, perciò le isole maltesi sono il paese più densamente popolato d'Europa.
Per comprendere meglio Malta in tutti i suoi aspetti culturali, archeologici, linguistici, gastronomici, folkroristici, religiosi, artistici ecc. bisogna assolutamente partire dalla sua storia.
La storia di Malta è lunga e complessa perchè proprio a causa della posizione geografica è stata occupata da diversi popoli, a cominciare dai siciliani che arrivarono sull'isola disabitata nella tarda età della Pietra.
Infatti intorno al 4000 avanti Cristo un gruppo di famiglie venne dalla Sicilia per stabilirsi nel piccolo arcipelago. Successivamente,  nel corso dei secolii, altri contadini sono arrivati sull'isola  portando con sè, animali domestici, ceramiche, semi e attrezzi di ossidiana.
Verso l'800 a.C. sull'isola arrivarono i fenici che s'integrarono con la popolazione , incrementando l'industria tessile, già fiorente prima del loro arrivo.
L'invasione romana non presentò grandi difficoltà. I maltesi furono trattati più come un popolo alleato che conquistato. I Romani costruirono le citta di Melita e di Vittoria (l'odierna Rabat).
Nel 60 dopo Cristo San Paolo, mentre veniva condotto a Roma (come è riportato negli Atti degli Apostoli), fece naufragio sull'isola e vi rimase tre mesi gettando i primi semi della religione cristiana.
Gli Arabi conquistarono le isole maltesi intorno all'870 , costruirono cittadelle fortificate come Mdina e introdussero la coltivazione del cotone, fondamentale per l'economia dell'isola.
Nel Medioevo arrivarono dalla Sicilia i Normanni e a turno gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi e i Castigliani.
Nel 1291 i Cavalieri crociati furono cacciati dalla Terra Santa e, dopo una permanenza di 200 anni a Rodi, ebbero come sede definitiva dall'imperatore CarloV , l'isola di Malta.
L'ordine di Cavalieri di Malta potrebbe essere descritto come una forza multinazionale divisa in "Lingue": Alvernia, Provenza, Francia, Aragona, Castiglia, Inghilterra, Germania e Italia.
Ogni "Lingua" aveva il suo quartiere generale ed era responsabile della difesa di un particolare settore dell'isola.
 I Turchi tentarono più volte di conquistare l'isola costrigendo i Cavalieri a costruire quelle grandi fortificazioni che  ancora oggi ammiriamo.
Fino al "Grande Assedio" del 1565!  Voltaitre 200 anni dopo scrisse "Nulla è meglio conosciuto del grande Assedio" e per i Maltesi oggi la definizione suona ancora veritiera.
I Turchi  assediarono l'isola e dopo l'eroica resistenza dei maltesi durata 31 giorni ,il forte di Sant'Elmo fu costretto ad arrendersi. Altre città vicine furono attaccate ma la salvezza arrivò dalla Sicilia con un rinforzo di 8.000 uomini e Malta fu salva.
L'Ordine dei Cavalieri, dopo la sconfitta dei Turchi, diede splendore e potenza a Malta ma ben presto le finanze divennero precarie e, nel momento in cui l'ultimo Gran Maestro veniva eletto, Napoleone preparava i piani per occupare l'isola. La presa di Malta da parte di Bonaparte nel 1798 non può essere considerato un vero tronfo perchè il Gran Maestro capitolò senza opporre resistenza.
I Maltesi si sentirono abbandonati dall'Ordine e in un primo momento furono persuasi dal Vescovo a sottomettersi. Napoleone cominciò la sua razzia di opere d'arte, chiuse molte chiese, spogliò i magnifici palazzi, le Auberges, che erano stati residenza dei Cavalieri.
Allora i Maltesi si rivolsero al re delle due Sicilie per ottenere aiuto e protezione e nello stesso tempo dei deputati furono inviati per chiedere aiuto agli alleati del Re, i britannici, che mandarono una piccola forza.
 Il blocco navale britannico alla fine costrinse i francesi alla resa che avvenne nel 1800.
All'inizio gli inglesi non erano molto interessati a Malta ma ben presto, a causa della preminenza del traffico marittimo inglese nel Mediterraneo, i porti di Malta divennero importanti scali commerciali e con il trattato di Parigi del 1814 le isole divennero possedimento britannico.
Le isole conobbero la prosperità e durante il Risorgimento molti patrioti italiani si rifugiarono a Malta.
Durante la prima guerra mondiale Malta si meritò il titolo di "infermiera del mediterraneo" per l'assistenza data ai feriti negli ospedali dell'isola.
Nel 1921 Malta ottenne l'autogoverno e il gruppo pro Italiani chiese con forza  la diffusione della lingua e della cultura italiana ma il partito laburista ottenne la promozione della lingua inglese e maltese. Nelle elezioni successive il partito pro Italiani vinse con larga maggioranza ma nella tempesta politica che seguì il governo inglese impose il maltese e l'inglese come lingue ufficiali senza tener conto della volontà popolare.
Durante la seconda guerra mondiale l'arcipelogo divenne sito strategico per le forze alleate e Malta fu proiettata in prima linea.  Il popolo maltese si comportò eroicamente ricevendo da Giorgio VI la medaglia George Cross al"...coraggioso popolo dell'isola fortezza di Malta".
Dopo il conflitto Malta riottenne l'autogoverno e il 21 settembre 1964 finalmente divenne indipendente.        Fu proclamata Repubblica sotto il successivo  governo laburista e l'ultimo soldato inglese ha lasciato Malta il 31 Marzo 1979 dopo l'accordo sulle basi militari.
Malta è entrata a far parte dell'Unione Europea nel 2004.



Isola di Gozo
                                                        La Valletta - City gate
                                                          Medina -la  città silenziosa