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lunedì 30 marzo 2015

Primavera è nell'aria...


Odilon Redon - Vaso di fiori


 "Primavera dintorno   brilla nell'aria, e per li campi esulta,
si ch'a mirarla intenerisce il core "
                                                                                


Così il grande Leopardi celebra la primavera che arriva ne "Il passero solitario" ma il poeta non riesce a gioire per questo momento felice dell'anno in cui tutta la natura si risveglia e l'amore nasce nel cuore degli uomini.
Il poeta se ne sta solitario, come il passero sul suo ramo e così " passa del viver suo la primavera".

Tutti gli artisti, poeti, pittori, scrittori, scultori, da sempre hanno festeggiato questo nuovo tempo dell'anno, questo desiderio insito nel cuore dell'uomo di rinascere, come la natura, dal grigiore dell'inverno.
Ecco una carrellata di artisti che hanno saputo celebrare questo magico momento nel modo più poetico e toccante, solo alcuni tra i tanti che nel corso dei secoli hanno saputo comunicarci in modi diversi ma sempre emozionanti , le sensazioni procurate dalla natura che ci offre ogni anno uno spettacolo sempre nuovo . 



Francesco Paolo Michetti - Primavera e amore
        
Quando i lillà fiorirono l’ultima volta davanti
alla casa,
E la gran stella s’immerse presto nel cielo
d’occidente a notte,
Ecco io presi a piangere, e sarò sempre in pianto
quando la primavera tornerà.
Primavera che sempre ritorni, certo una trinità
tu mi conduci,
lillà perennemente in fiore e stella declinante
ad occidente.
Con il pensiero di colui che amo.
Walt Whitman (da Quando i lillà fiorirono l'ultima volta)



Pissarro - Orto e alberi in fiore

Sono nata il 21 a primavera


Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Alda Merini





Vincent Van Gogh - Primavera a Arles

  
Potranno tagliare i fiori, ma non fermeranno mai la primavera
Pablo Neruda
        





Monet - Giardino di iris



Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell’universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.

Pablo Neruda (da Voglio fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi)




Botticelli - La primavera


                                                
Dopo la pioggia la terra
è un frutto appena sbucciato.
Il fiato del fieno bagnato
è più acre – ma ride il sole
bianco sui prati di marzo
a una fanciulla che apre la finestra.
Marzo di Giorgio Caproni






Volegov - Roses


    Un boschetto di meli
Un boschetto di meli: sugli altari
bruciano incensi.
Mormora fresca l'acqua tra i rami
tacitamente, tutto il mondo è ombrato
di rose.
Stormiscono le fronde e ne discende
un molle sonno
e di fiori di loto come a festa
fiorito è il prato, esalano gli aneti
sapore di miele.
Saffo



Millet - Primavera

Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre...
Ma non può contenere la primavera

Gandhi

 si o le gemme:
un verde più nuovo dell’erba
    che il cuore ripo
     lvatore Quasimodo


Luca Giordano - La dea Flora


L'amore è una pianta di primavera che profuma ogni cosa con la sua speranza, persino le rovine dove si aggrappa.
Gustave Flaubert 






Rodin - Eterna primavera



Primavera non bussa,
lei entra sicura come il fumo,
lei penetra in ogni fessura...

Fabrizio De André




Etienne Adolphe Piot - Flowers


Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa

Salvatore Quasimodo















sabato 22 giugno 2013

ESTATE tra pittura e poesia



Van Gogh - Campo di grano al tramonto
L'estate è appena arrivata...cieli azzurri, canti di cicale, mare, sole, libertà, giornate lunghe e pigre...celebriamo la bella stagione tanto attesa con tre grandi della poesia mondiale, Neruda, Saba e Rimbaud e con  Vincent Van Gogh, il pittore che forse più di altri ha saputo riprodurre sulla tela i colori, l'atmosfera, la calura della bella stagione...campi di grano, voli di corvi, girasoli, paesaggi aridi, cieli sereni o minacciosi per un temporale incombente...
BUONA ESTATE A TUTTI!

Sensazione di Arthur Rimbaud

Nelle sere azzurre d'estate andrò per i sentieri,
pizzicato dal grano, a calpestare l'erba tenera:
come in sogno ne sentirò il fresco nei piedi.
Lascerò che il vento bagni la mia testa nuda.
Non dirò nulla, non penserò a niente:
ma l'amore che non ha fine mi riempirà l'anima,
e andrò lontano, molto lontano, come un vagabondo
attraverso la Natura, felice come quando si sta con una donna.
Van Gogh - Campo di grano con voli di corvi
Estate di Pablo Neruda
Ardono i seminati,
scricchiola il grano,
insetti azzurri cercano ombra,
toccano il fresco.
E a sera
salgono mille stelle fresche
verso il cielo cupo.
Son lucciole vagabonde.
crepita senza bruciare
la notte dell’estate.
Van Gogh - Orti a Orleans
Meriggio d'estate di Umberto Saba


Silenzio! Hanno chiuso le verdi
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria,o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli,poi tacciono,vinti
dal sonno. Sembrano estinti
gli uomini,tanto è ora pace
e silenzio… Quand’ecco da tutti
gli alberi un suono s’accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo è così:le cicale.

Van Gogh - Campo di grano con cipressi



Van Gogh - Vaso di girasoli

domenica 25 novembre 2012

IL TUO SORRISO di Pablo Neruda



Oggi 25 Novembre è la giornata mondiale contro la VIOLENZA sulle DONNE.

Celebriamola con questa poesia di Pablo Neruda.



Auguro a tutte le donne di trovare un amore così grande
e
a tutti gli uomini di saper amare così.

 

                  

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo

ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.



sabato 27 agosto 2011

"LENTAMENTE MUORE " poesia di PABLO NERUDA




Pablo Neruda nel 1966



Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

giovedì 28 aprile 2011

Dedicato al mio cane, Daisy



Il mio cane,Daisy, una femmina di 11 anni, in questo momento non sta troppo bene, spero possa riprendersi perchè, come dice la veterinaria, è un pò vecchietta.
E' un cane docile e dolce, un pastore abruzzese, meticcio, con un lungo pelo morbido e bianco e due occhi  vivaci e neri, in questo periodo un pò spenti. A Daisy,che ci ama tutti  gratuitamente e che non chiede altro che una carezza voglio dedicare un brano di una poesia di Pablo Neruda " El Perro-Ode al cane"
"..............
 E uomo e cane andiamo
fiutando il mondo, scuotendo il trifoglio
per i campi del Cile, fra le limpide dita di settembre.
Il cane si arresta, corre dietro le api, salta l'acqua irrequieta,
ascolta lontanissimi latrati, orina su una pietra
e porta la punta del muso a me, come regalo.
Tenera impertinenza per palesare affetto!
..................
La vita che cammina, respira, cresce
e l'antica amicizia, la gioia di esser cane e di esser uomo
tramutata in un solo animale che cammina
muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada"