domenica 17 febbraio 2013

ANDRE KOHN...into the rain!








André Kohn è un pittore russo nato a Stalingrado nel 1972 ma ha vissuto nella regione meridionale dell'ex Unione sovietica, vicino al Mar Caspio.
Dopo il trasferimento a Mosca, nel 1984, ha conosciuto un grande successo come sportivo prima di dedicarsi alla pittura.
 E' esponente di spicco dell'impressionismo figurativo.
I suoi dipinti si trovano in collezioni private e musei di tutto il mondo.







La pioggia è uno dei suoi soggetti preferiti ...ombrelli di tutti i colori, bianchi, rossi, gialli...cappotti soprattutto rossi...innamorati che si stringono sotto l'ombrello...volti di donne sfumati o coperti dall'ombrello...silhouettes raffigurate di spalle...volti anonimi...protagonista è la pioggia! 





















































giovedì 14 febbraio 2013

Shakespeare...in love! Sonetto 24



Magritte - Les amants



Celebriamo questa giornata di San Valentino con un bellissimo sonetto di Shakespeare, il sonetto 24, e con alcune opere d'arte tutte dedicate all'amore.


Klimt - Il bacio



Munch - The kiss



Chagall - Amanti in grigio



Il mio occhio si è fatto pittore e ha fissato
I tratti della tua bellezza nel quadro del mio cuore.
Il mio corpo è la cornice in cui essa è racchiusa,
e, in prospettiva, è la migliore arte del pittore:

poiché attraverso il pittore devi vedere la sua abilità,
per scoprire dove giace la tua vera immagine dipinta,
che sempre è appesa nella fucina del mio petto,
le cui finestre sono i tuoi occhi.

Ora vedi quali buoni servizi hanno reso gli occhi agli occhi:
i miei occhi hanno disegnato la tua figura, e i tuoi per me
sono finestre sul mio petto, attraverso cui il sole
si diletta a sbirciare per ammirarti.

Ma gli occhi sono privi della capacità di dare grazia
alla loro arte:
essi ritraggono solo ciò che vedono, sono ignari
del cuore.





Rodin - Il bacio

Robert Doisneau - Le baiser de l'Opéra
"Amare è donare tutto se stesso, senza nulla chiedere, amare è non dire mai "mi devi..." "
A. De Saint-Exupéry





mercoledì 6 febbraio 2013

ROBERT DOISNEAU - Paris en liberté





"Ricordo la Parigi dei berretti a visiera e delle bombette, la Parigi che si ribella, la Parigi umiliata, la Parigi bigotto-borghese, la Parigi delle puttane, ma segreta, e poi la Parigi delle barricate, la pPrigi ebbra di gioia...ed ecco la Parigi delle automibili, la Parigi degli intrallazzi, la Parigi jogging..."

Con queste parole del celebre fotografo si apre il bellissimo catalogo della mostra fotografica di Robert Doisneau al Palazzo delle Esposizioni a Roma che rimarrà aperta fino al 10 Febbraio 2013.




Come tanti, io amo molto questo fotografo che con i suoi scatti ci ha tramandato una città che per certi versi  adesso non c'è più.



La concierge aux lunettes rue Jacob 1945


Questo mio forte interesse per Doisneau e per la fotografia in genere mi ha portato nella capitale a visitare la mostra che, manco a dirlo, ho trovato molto bella e stimolante.



La dame indignée 1948


Sono rimasta incantata, divertita, stupita e anche un pò  commossa, davanti a queste celebri foto, a queste gigantografie che mi hanno restituito il volto antico e moderno di questa città che  adoro.



Déjeuner sur l'herbe 1036


Conoscevo la maggioranza delle foto esposte ma ho scoperto immagini che non avevo mai visto prima.

Le immagini ci restituiscono il tempo libero dei parigini nei giardini delle Tuileries e del Luxembourg... i monumenti più caratteristici della città... i piccioni che imbrattano le statue dei grandi personaggi storici, compreso Napoleone... la vita dei bambini e i loro giochi in una città così caotica...
la fretta della gente che attraversa la place de la Concorde in mezzo al traffico impazzito... la vita semplice di gente comune che ama, soffre, lavora, si diverte,..le abitudini ormai scomparse di quando Parigi era diversa e la vita nelle strade era fatta di musica, di canti  e si potevano comprare "formati ridotti" cioè fogli stampati con le parole delle canzoni che si potevano cantare in piccoli gruppi... personaggi famosi... la Parigi delle donne di malaffare e dei locali notturni... i famosi e meno famosi caffé della città...i bistrots... la Parigi che soffre e si ribella all'occupazione tedesca, la liberazione, la gioia per l'arrivo degli americani...e poi le Halles, i grandi mercati generali parigini...i balli del 14 luglio... gli attori e i cantanti  degli anni 50 e 60... i balli della ricca borghesia parigina...i  visitatori del Louvre che ammirano la Gioconda con espressioni assolutamente esilaranti...  i grandi stilisti di moda e il dietro le quinte delle sfilate... la Parigi moderna del cemento e dei grandi grattacieli e tanto altro ancora, una città viva e palpitante, piena di fermenti culturali e non ancora preda del turismo di massa, una città che si offre all'obiettivo del fotografo e mette in luce tutte le sue sfaccettature.



Baiser valsé Paris 1950


Les jambes du métro 1971



Naturalmente il manifesto della mostra è il famoso "Baiser à l'hotel de ville", la cui gigantografia accoglie i visitatori all'ingresso del palazzo delle Esposizioni. 




Alla mostra era vietato scattare foto...ma sul web ho trovato questa foto "rubata" da qualche visitatore che non ha resistito al fascino dello scatto e...al traffico su place de la Concorde


Mi piace concludere con quanto ha dichiarato Doisneau nel 1984: 


      "Oggi posso tranquillamente confessare che quella di lasciare alle future genrazioni una testimonianza della Parigi dell'epoca in cui ho tentato di vivere è stata l'ultima delle mie preoccupazioni. Se mi fossi sistematicamente imposto una missione del genere, avrei accumulato milioni di immagini, ma in cambio di chissà quante giornate senza piacere.. No: nella mia condotta non c'è mai stato nulla di premeditato. A mettermi  in moto è sempre stata la luce del mattino, mai il ragionamento."