venerdì 2 novembre 2012

Vincent Van Gogh: il periodo parigino


Veduta di Parigi dalla collina di Montmartre

Van Gogh è vissuto a Parigi due anni, dal 1886 al 1888.

Lasciata l'Olanda , si stabilì a Parigi in casa del fratello Théo che dirigeva una galleria d'arte a Montmartre.

Questi anni a Parigi furono molto importanti per la sua ricerca artistica perchè la capitale francese in quel periodo era il centro della cultura mondiale.

Così scrisse il pittore a un amico :" Non c'è che Parigi: per quanto difficile possa essere qui la vita, e anche se divenisse peggiore e più dura, l'aria francese libera il cervello e fa bene, un mondo di bene".
  
Il pittore ebbe modo di conoscere i maestri impressionisti che esponevano le loro opere nella galleria d'arte del fratello.  

Van Gogh all'inizio non ebbe un'impressione molto positiva dell'arte impressionista, per lui l'arte moderna era rappresentata dalla scuola di Barbizon, soprattutto da Millet , il  più grande di tutti.

Successivamente un'osservazione più attenta delle opere impressioniste gli fece comprendere l'originalità di quella nuova corrente artistica, ma non aderì mai al movimento perchè  voleva essere libero di esprimere nelle sue opere  i suoi sentimenti più profondi.

Provò comunque un grande interesse per Guillaumin e Pissarro e sotto l'influsso dell'impressionismo passò dai temi sociali alle nature morte e ai paesaggi, utilizzando colori più chiari e brillanti.

 A Parigi Van Gogh potè frequentare anche artisti come Seurat, Signac, Toulouse-Lautrec, Gauguin e Bernard.

Soprattuto da George Seurat egli apprese nuove teorie sulla scomposizione dei colori.

Van Gogh aveva cominciato a dipingere a trent'anni e la sua era una pittura dai colori  scuri   che in questo periodo, grazie alla scoperta della luce naturale, si accese di colori e di sfumature.

Durante il periodo parigino dipinse molte nature morte, fiori, paesaggi di Parigi e di Montmartre che allora era solo un piccolo villaggio.

Dipinse anche molti autoritratti che ce lo mostrano sempre con l'aria selvaggia  e tormentata, con la barba lunga e gli occhi fissi.

Intrattenne rapporti amichevoli con il pittore Bernard e insieme andavano a dipingere nei sobborghi parigini.

Insieme a Bernard, Gauguin e Toulouse-Lautrec, espose i suoi lavori nella bottega di colori di père Tanguy e  presso il ristorante Au tambourin, gestito da Agostina Segatori ex modella di Degas, ambedue immortalati in due celebri dipinti.

Questo gruppo di artisti fu chiamato da Van Gogh "i pittori del petit boulevard" per distinguerlo da quello del "grand boulevard" formato da Sisley, Monet, Renoir, Degas e altri.

Nel 1888 Van Gogh lasciò improvvisamente Parigi, non più interessato all'esperienza dell'impressionismo, e si recò ad Arles in Provenza, alla ricerca di uno stile personale, affascinato dall'arte giapponese e dalla luce del Mediterraneo.


                     



Veduta della collina di Montmartre con i mulini



Giardini del Luxembourg



   Moulin de la Galette




Vista di Parigi dalla stanza di rue Lepic




Boulevard de Clichy
  

Le mura di Parigi

Sobborgo di Parigi


Ponte  del Carrousel et il Louvre

Strada con carrozza e persone



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