martedì 28 febbraio 2017

LA VIEILLE DAME compie gli anni





La  Vieille Dame  oppure  la Dame de fer come la chiamano i francesi, sta per festeggiare i suoi 128 anni di vita il prossimo 25 maggio e li porta splendidamente.
Simbolo di Parigi e di tutta la Francia, ammirata, fotografata, dipinta, sognata da tutti...sono lontani gli anni in cui molti avrebbero voluto demolirla subito dopo l'Esposizione Universale del 1889!

 Esposizione Universale del 1889

Infatti appena fu reso noto il progetto dell'ingegnere Gustave Eiffel un folto gruppo di artisti, tra i quali Guy de Maupassant, Emile Zola e Alexandre Dumas padre, pubblicò sul giornale Les Temps, indirizzandola al funzionario della municipalità di Parigi Adolphe Alphand, una lettera per scongiurare la costruzione di una torre di ferro che avrebbe rovinato il fascino  di una città come Parigi.

« Noi scrittori, pittori, scultori e architetti, a nome del buon gusto e di questa minaccia alla storia francese, veniamo a esprimere la nostra profonda indignazione perché nel cuore della nostra capitale si debba innalzare questa superflua e mostruosa Torre Eiffel, che lo spirito ironico dell'anima popolare, ispirata da un sano buon senso e da un principio di giustizia, ha già battezzato la torre di Babele. la città di Parigi si assocerà veramente alle esaltate affaristiche fantasticherie di una costruzione meccanica - o di un costruttore - disonorandosi e degradandosi per sempre? [...] La Torre Eiffel, che neppure l'America, con la sua anima commerciale, ha l'audacia di immaginare, senz'alcun dubbio è il disonore di Parigi. Tutti lo sentono, tutti lo dicono, tutti ne sono profondamente rattristati, e noi non siamo che la debole eco di un'opinione pubblica profondamente e giustamente costernata. Quando gli stranieri visiteranno la nostra Esposizione protesteranno energicamente: "È dunque questo l'orrore che hanno creato i francesi per darci un'idea del loro gusto tanto magnificato?". [...] E per i prossimi vent'anni vedremo stagliarsi sulla città, ancora vibrante dell'ingegno dei secoli passati, vedremo stagliarsi come una macchia d'inchiostro l'odiosa ombra dell'odiosa colonna di metallo imbullonato »










Diverse fasi della costruzione della Torre

Si racconta che Guy de Maupassant salisse spesso sulla torre per pranzare nel ristorante  e a chi gli domandava come mai un acerrimo oppositore potesse frequentare un posto così odiato rispondeva che quello era l'unico punto di Parigi in cui non vedeva quell'obbrobrio. 
 Lo scrittore Guy de Maupassant
Il pubblico invece accolse subito di buon grado il progetto dell'ingegnere Eiffel e, nonostante le polemiche e la satira che si scatenò contro l'audace progettista, i lavori andarono avanti speditamente e il 25 maggio del 1889, nove giorni dopo l'inaugurazione dell'Esposizione Universale, la Torre fu aperta al pubblico suscitando lo stupore delle migliaia di visitatori accorsi per il grande evento celebrativo del primo centenario della Rivoluzione. 

 La Torre nel 1889 con il Trocadéro sullo sfondo
 Caricatura di Gustave Eiffel
Un prodigio della tecnica di settimila tonnellate di ferro, 300 metri di altezza (oggi 324 grazie all'antenna),milioni di bulloni e di travi di ferro assemblati insieme nell'arco di  due anni, due mesi e cinque giorni,  grazie all'instancabile lavoro di trecento operai.
 Sarebbe rimasta in vita solo per venti anni, poi sarebbe stata demolita. Ma la torre era destinata ad un futuro luminoso! Piano piano l'ostilità nei suoi confronti sparì ; poeti, scrittori, pittori, fotografi cominciarono a celebrarla nelle loro opere e i viaggiatori che arrivavano a Parigi adoravano la sua sagoma che si poteva scorgere da tutti gli angoli della città.

La torre vista da Seurat

 La torre vista da Delaunay
 La torre vista da Van Gogh
L'ingegnere Eiffel infine riuscì a salvare la sua creatura in collaborazione con Guglielmo Marconi installando sulla sua cima una stazione radio che si rivelò indispensabile per le comunicazioni durante la Grande Guerra.
Così più nessuno parlò di demolizione e la Torre è rimasta svettante nei cieli di Parigi a imperitura testimonianza dell'ingegno umano.
 La Torre vista da Chagall
 La torre vista da Dufy

La Torre di ferro  la sera, all'imbrunire,  si riveste di migliaia di luci ballerine e come un'astronave sembra staccarsi da terra per intraprendere un viaggio nel cielo che sovrasta la Ville Lumière, per la gioia di tanti spettatori affascinati come bambini da questo magico spettacolo. Chissà cosa direbbe Guy de Maupassant con i suoi amici intellettuali...probabilmente avrebbero cambiato opinione e aspetterebbero con curiosità il 14 luglio per lo spettacolo sempre nuovo dei fuochi d'artificio sotto la grande torre!


La Torre è l'anima della città di Parigi e della Francia intera, simbolo della grandeur di una nazione orgogliosa della sua storia e del suo patrimonio culturale,  partecipe degli avvenimenti più importanti, sia dolorosi che lieti, non solo della Francia ma anche di altri popoli. Così è accaduto dopo  i dolorosi attacchi terroristici  che hanno colpito al cuore la città, quando la Vieille Dame ha spento le sue luci e si è vestita a lutto, emblema di una nazione che reagisce con forza nei momenti più bui della sua storia.

 Foto di Cartier-Bresson



 Foto di Doisneau


 Foto di Almasy

sabato 11 febbraio 2017

DANS LES RUES DE PARIS

1950 Le baiser du pont Neuf

Il celebre pittore francese Robert Doisneau amava molto Parigi, la sua città, e con i suoi scatti l'ha immortalata in tutti i suoi aspetti più caratteristici, cogliendone l'anima più profonda...la Parigi degli innamorati, quella dei bambini, della scuola, degli animali domestici, delle concierges degli antichi palazzi, della periferia, degli atelier di moda, della borghesia elegante e festaiola,  delle banchine lungo la Senna...ma anche di quella più turistica.
Facciamoci guidare dal fotografo e andiamo alla scoperta di questa città così com'era nei decenni trascorsi...inoltriamoci nelle stradine periferiche...attraversiamo i grandi viali...soffermiamoci ad ammirare lo spettacolo della vita  e a respirare l'aria di un tempo ormai scomparso. 
A la recherche du temps perdu perchè... Parigi è sempre una FESTA!

1957 Une promenade avec le chien


Le peintre du Pont des arts

1944 La liberation de Paris

1946 Les ballons de rue de Rivoli


1950 Les chats des clochards

1955 Le mariage

1951 Place de la Madeleine

1978 Rue de Rivoli

1952 Rue de Vanves

1959 Avenue Victoria

1953 Le nez au carreau

1965 Prévert et Henri Crolla
1953 Quai de Tournelle

1947 Brasserie Lipp

1936 Déjeuner sur l'herbe

1956 La recréation

1934 Chiens en laisse

1948 Cortège nuptial rue de Choissy