martedì 23 ottobre 2012

LES FEUILLES MORTES de Jacques Prévert

 

Oh ! je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis.
En ce temps-là la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle.
Tu vois, je n'ai pas oublié...
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Et le vent du nord les emporte
Dans la nuit froide de l'oubli.
Tu vois, je n'ai pas oublié
La chanson que tu me chantais.

C'est une chanson qui nous ressemble.
Toi, tu m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous les deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
les pas des amants désunis.
Traduzione

Oh! vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici in cui eravamo amici.
In quel tempo la vita era più bella
e il sole bruciava più di oggi.
Le foglie morte si raccolgono con la pala
Vedi non ho dimenticato
le foglie morte si raccolgono con la pala
come pure i ricordi e i rimpianti.
E il vento del nord le porta via
nella notte fredda dell'oblio.
Vedi non ho dimenticato
la canzone che tu mi cantavi.
E' una canzone che ci somiglia.
Tu, tu mi amavi e io ti amavo
e noi vivevamo tutti e due insieme.
tu che mi amavi ed io che ti amavo.
Ma la vita separa quelli che si amano,
dolcemente senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti separati.

sabato 20 ottobre 2012

LES CHATS di Charles Baudelaire


 RED


Les amoureux fervents et les savants austères
Aiment également, dans leur mûre saison,
Les chats puissants et doux, orgueil de la maison,
Qui comme eux sont frileux et comme eux sédentaires.

Amis de la science et de la volupté,
Ils cherchent le silence et l’horreur des ténèbres ;
L’Erèbe les eût pris pour ses coursiers funèbres,
S’ils pouvaient au servage incliner leur fierté. 



Ils prennent en songeant les nobles attitudes
Des grands sphinx allongés au fond des solitudes,
Qui semblent s’endormir dans un rêve sans fin ;

Leurs reins féconds sont pleins d’étincelles magiques
Et des parcelles d’or, ainsi qu’un sable fin,
Etoilent vaguement leurs prunelles mystiques.






BIANCHINA


Traduzione

I gatti

Gli innamorati appassionati e i sapienti austeri
amano allo stesso modo, nella loro maturità
i gatti possenti e dolci, orgoglio della casa
che come loro sono freddolosi e  sedentari.

Amici della scienza e della voluttà
cercano il silenzio e l'orrore delle tenebre;
l'Erebo li avrebbe presi come corsieri  funebri
se avesse potuto ridurre in servitù la loro fierezza.

Sognando prendono i nobili atteggiamenti
 delle grandi sfingi allungate in fondo alle solitudini,
che sembrano addormentarsi in un sogno senza fine.

I loro fianchi fecondi sono pieni di scintille magiche
 e delle pagliuzze d'oro, come sabbia fine,
fanno scintillare vagamente le loro misteriose pupille.







MICIONE - MISE


Un  affettuoso omaggio ai gatti di casa che, pigri e sornioni, ci osservano curiosi dall'alto della loro dolce fierezza.



 CLARA


A proposito di gatti ...hanno detto:

"L'apparato uditivo di un gatto è fatto in modo che la voce umana possa facilmente entrare da un orecchio e uscire dall'altro"



MACCHIETTA e NERINA

Hanno detto:


Rousseau- Vi piacciono i gatti?
Boswell - No
Rousseau - Ne ero sicuro. E' un segno di carattere. In questo avete l'istinto umano del dispotismo. Agli uomini non piacciono i gatti perchè il gatto è libero e non si adatterà mai ad essere schiavo. Non fa nulla su vostro ordine, come fanno gli altri animali.
Boswell - Nemmeno una gallina ubbidisce agli ordini.
Rousseau - Vi obbedirebbe, se sapeste farvi capire da essa. Un gatto capisce benissimo, ma non vi obbedisce.

da "Visita a Voltaire e Rousseau di James Boswell"




GARFIELD

Hanno detto:

"Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all'uomo: attraversare la vita senza far rumore"(Ernest Hemingway)





ZOPPINA

Hanno detto:

"Il mio gatto fa quello che io vorrei fare ma con meno letteratura" (Ennio Flaiano)











sabato 6 ottobre 2012

Poesie d'autunno





Soldati

Si sta come d'autunno sugli alberi, le foglie
(G. Ungaretti)




Chanson d'automne.

Les sanglots longs
Des violons
De l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur
Monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure,

Et je m'en vais
Au vent mauvais
Qui m'emporte
Deçà, delà,
Pareil à la
Feuille morte. 
(Paul Verlaine)





Veder cadere le foglie
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d'accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d'ippocastani.
(N.Hikmet) 



Autunno
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C'è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta
(F.G.Lorca)




Les Feuilles mortes

Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis,
Dans ce temps là, la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Tu vois je n'ai pas oublié.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,

Les souvenirs et les regrets aussi,
Et le vent du nord les emporte,
Dans la nuit froide de l'oubli.
Tu vois, je n'ai pas oublié,
La chanson que tu me chantais...
C'est une chanson, qui nous ressemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Et la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable,
Les pas des amants désunis.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Et la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis... 


(Jacques Prévert)



giovedì 4 ottobre 2012

I colori dell'autunno nei quadri di Van Gogh


Giardino autunnale


Van Gogh, sensibile osservatore della natura intorno a noi, ha fissato nelle sue tele splendidi paesaggi in ogni stagione, dai peschi in fiore della primavera, ai campi di grano bruciati dal sole dell'estate, ai giardini autunnali carichi di sfumature di mille colori, per finire con i freddi campi invernali spaccati dal gelo.




Viale di pioppi

Nei quadri dedicati all'autunno. il suo pennello distribuisce sulla tela i caldi colori autunnali, dal rosso, al giallo, al marrone, all'ocra, rappresentando alberi ingialliti scossi dai primi venti freddi, campi dove i contadini svolgono gli ultimi lavori di stagione, figurine infreddolite su strade solitarie, cieli carichi di nubi portatrici di pioggia.

Quattro alberi
Nei giardini di città le persone  si scaldano all'ultimo tiepido sole, i bambini si godono le ultime ore di libertà all'aria aperta.

Viale di pioppi in autunno
Sono paesaggi malinconici, dove si sente la nostalgia dell'estate appena trascorsa, delle giornate piene di sole e della natura nel pieno del suo rigoglio.
I colori, anche quando sono vivaci, non riescono ad accendere il cielo, dove il sole, così splendente nei quadri dedicati all'estate, sembra scomparso, lasciando il posto a cumuli di nubi che si intravedono tra le cime degli alberi semi spogli.

Le sponde della Senna
Alla capacità  descrittiva ed evocativa dei quadri di Van Gogh fa da pendant la sensibiltà poetica di una grande poetessa, Emily Dickison
“Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo,
la rosa non è più nella città.
   L’acero indossa una sciarpa più gaia,
e la campagna una gonna scarlatta.
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello”. 





Van Gogh - Ragazza nel bosco



martedì 2 ottobre 2012

Abruzzo da scoprire : Forca di Penne e dintorni



Il passo di Forca di Penne con la sua torre si trova sul monte Picca, la parte più meridionale della catena del Gran Sasso e si affaccia sulle gole di Popoli.

Con i suoi 1400 metri è un'eccellente belvedere per godere di un panorama ampio e mozzafiato sul Morrone, sul massiccio della Maiella e sulla valle del Pescara.

La torre di origine medievale sovrasta il passo dove in passato transitavano le greggi per la transumanza lungo il tratturo L'Aquila-Foggia.

Dal 1992 è stata istituita un'oasi WWF per la tutela di molte specie di volatili perchè il valico è un punto di passaggio e quindi di osservazione di numerosi esemplari.

Dal 1990 è operativo un importante centro ornitologico.





Panorama che si gode  da Forca di Penne




Vista sul massiccio della Maiella


La torre vista dalla strada che porta a Pietranica e Corvara




Il paese di Pietranica


Il piccolo borgo di Corvara

















Herman Hesse : La farfalla nel vino

  






Una farfalla è volata nel mio bicchiere di vino,
ebbra si abbandona alla sua dolce rovina,
remiga senza forze, ora sta per morire;
ecco, il mio dito la solleva via.
Così il mio cuore, accecato dai tuoi occhi,
felice affonda nel denso calice, amore,
pronto a morire, ebbro del tuo incanto
se un cenno di tua mano non compia il mio destino.