mercoledì 30 ottobre 2013

Parigi ieri e oggi



Parigi vista dalla collina di Montmartre (foto personale)


Parigi è una città in continua evoluzione, una città che si rinnova  e si abbellisce  attirando sempre più turisti che vengono per ammirare i suoi monumenti, i suoi musei, i suoi quartieri ricchi di storia e di cultura che hanno visto la presenza di tanti artisti e scrittori e la nascita di correnti letterarie, filosofiche e pittoriche.
La Ville Lumière non delude mai e offre sempre qualcosa di nuovo ogni anno, anche ai suoi più assidui frequentatori.
La piccola Lutèce , villaggio di pescatori, sorta sugli acquitrini dell'Ile de la Cité, si è ingrandita a poco a poco. Ogni epoca, ogni re  o imperatore e da ultimo ogni Presidente della Repubblica ha lasciato un segno del proprio potere facendo a gara ad arricchire la città di monumenti, edifici, musei, quartieri nuovi che affascinano il visitatore che non può non sentirsi partecipe delle sue atmosfere così coinvolgenti.
Certamente le trasformazioni più significative ci sono state sotto il Secondo Impero quando il barone Haussman cambiò il volto della città modificando interi quartieri, costruendo viali maestosi e prospettive che meravigliano per la loro grandiosità.
Il suo intervento fu molto importante perché rese Parigi una città più moderna  e adatta a svolgere il suo ruolo di città faro della cultura e dell'arte, ma la privò anche del suo aspetto medievale, delle sue torri, delle sue stradine, dei campanili delle sue chiese gotiche.




La più vecchia cartina di Parigi con Lutéce, la città costruita sulle acque della Senna e abitata dalla tribù celtica dei Parisii che le hanno dato il nome

  




Ecco come appariva Parigi sotto il regno di Charles VI (1368- 1422), con le sue chiese, le sue mura e i mulini a vento sulla collina di Montmartre


Si potrebbero fare centinaia di esempi per mostrare i cambiamenti che ha subito la città nel corso dei secoli, se ne mostrano solo alcuni, ma molto significativi.


Il primo riguarda la collina del Trocadéro, al di là della Senna, proprio di fronte alla Tour Eiffel.
Lì, fino al 1937, sorgeva il palazzo detto appunto Trocadéro (dalla battaglia del Trocadero combattuta tra  francesi e spagnoli  nel 1823), costruito in occasione dell'Esposizione universale del 1889 , anno di costruzione anche della Tour Eiffel. 
Per l'Esposizione universale del 1937 il palazzo fu demolito e al suo posto sorse il Palais de Chaillot, sede di molti importanti musei  





 Il Trocadéro e la Tour Eiffel


  



Ecco come appare oggi , vista dalla Tour Eiffel, la collina che ancora oggi viene chiamata del Trocadéro.
In lontananza i grattacieli della Parigi moderna


Secondo esempio : il quartiere moderno della Défense e le sue trasformazioni dal 1950 ad oggi




 Il Quartiere della Défense nel 1950



Alcuni anni dopo

  



Il quartiere oggi, visto dall'alto della Grande Arche de la Défense






                             La Grande Arche costruita nel 1989 per celebrare i 200 anni dalla Rivoluzione del 1789



 Altro esempio la collina di Montmartre .
Nella foto in basso così appariva alla fine dell'800 con i mulini a vento e i pittori intenti a dipingere





 

Così appare oggi la Butte de Montmartre con la Basilique du Sacré Coeur
costruita dopo il 1970




Le trasformazioni di questa città sono state e sono ancora infinite, sarebbe difficile elencarle tutte, ma il fascino di Parigi è rimasto  immutato nei secoli, polo d'attrazione di intellettuali e artisti che hanno lasciato la loro impronta indelebile in una città che riesce sempre a stupire con le sue meraviglie.

Le foto sono state  reperite sul web

venerdì 4 ottobre 2013

I Fioretti di San Francesco




Oggi 4 Ottobre, si celebra la festa di San Francesco d'Assisi, il Santo che più di chiunque altro incarna il messaggio evangelico. 
Innamorato di Cristo, visse la sua vita nella semplicità e nella povertà, amando Dio e tutte le sue creature.
L'imitazione di Cristo fu impressa nella sua carne con le stimmate.
Si fece interprete  dell'armonia del creato nel Cantico delle creature, uno dei primi documenti scritti del volgare.
I Fioretti sono un florilegio sulla vita del Santo attribuito a frate Giovanni dei Marignoli.
Raccontano episodi della sua vita (l'incontro con il lupo a Gubbio, il suo digiuno di quaranta giorni, l'incontro con il sultano di Babilonia, la conversione della meretrice ecc.) e di quella dei suoi discepoli come frate Leone, Masseo, Bernardo, Antonio e Chiara.

  
     
       
San Francesco d'Assisi e le tortore
Uno iovane aveva preso un dì molte tortore, quali portando a vendere, si scontrò in San Francesco, il quale aveva sempre alli animali singulare pietà, massime alli animali mansueti. Però riguardando quelli uccelli con gli occhi pietosi et mansueti, disse: "O iovane da bene, priegoti darmi queste tortore, chè uccelli sì... innocenti - che sono assimilate ad l'anime caste, humili et fideli - non vengano ad mano di crudeli, et siano malamente uccise.
Subito il iovane, ispirato da Dio, liel diede. Ricevute che l'ebbe in grembo, cominciò dolcemente a parlare con loro: "O sorelle mie tortore semplici innocenti et caste, perchè voi vi lasciate così pigliare? Or ecco, scampare vi voglio dalla morte, et farvi nidi, acciò che facciate frutto, come comandato da Dio. Crescete, moltiplicate, ringraziate il vostro Creatore, et riempite la terra.

Onde a tutte fece nido, et, usandovi,cominciarono a far de l'uova, poi de' figliuoli innanzi a' frati. Et così dimesticamente usavano et stavano con san Francesco et con li altri frati, come se fossino state galline, sempre notricate da loro, nè mai si partivano fino che san Francesco con sua benedizione die' loro licenzia che si partissino.

Al iovane che liel diede, disse: "Figliuolo, tu sarai ancora frate di questo ordine, et graziosamente servirai a Iesu Cristo". Così fu, perchè il detto iovane si fece poi frate, et gran tempo santamente ne l'ordine visse. A laude di Iesu Cristo".

Fioretti
di San Francesco