sabato 19 novembre 2016

Sulle orme di Caravaggio a Roma : Basilica di Santa Maria del popolo



La Basilica di Santa Maria del Popolo si trova, come tutti sappiamo,a Roma  nella omonima Piazza del Popolo (dal latino populus che significa polpolo ma anche pioppo).
La chiesa ha origine da una cappella costruita nel 1099 e ingrandita nel tredicesimo secolo da Papa Gregorio IX. Gli interventi successivi  nel XVI secolo furono del Bramante, in seguito di Raffaello, che progettò la cappella Chigi, e del Bernini che restaurò nuovamente la chiesa dandole l'impronta barocca che possiamo ammirare oggi
Nel Transetto si trova la Cappella Cerasi dove sono due dei più grandi capolavori di Caravaggio, la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro. La pala d'altare centrale di Annibale Carracci raffigura l'Assunzione della Vergine.
Il 24 settembre del 1600 Monsignor Tiberio Cerasi commissionò a Caravaggio la realizzazione di due quadri rappresentanti la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo.
Il pittore li realizzò nell'arco di un anno facendo una doppia versione di ambedue le opere.



La Crocifissione di San  Pietro raffigura il Santo che viene crocifisso a testa in giù per suo volere, per rispetto  e umiltà nei confronti di Cristo. 
La luce colpisce la tela dal lato destro e illumina  il petto del Santo, parte del volto e della mano sinistra che presenta già il chiodo infisso. Le altre parti del corpo sono più in ombra.
Chi ammira il quadro rimane colpito dal volto del successore di Cristo, un viso di vecchio che coraggiosamente e umilmente affronta il martirio, tenendo la testa ancora eretta e gli occhi vigili, ma malinconici, rivolti verso chi assiste alla sua crocifissione alla sua sinistra, un personaggio che noi non vediamo ma di cui possiamo immaginare la presenza perchè si vede un lembo di abito buttato  a terra, probabilmente di un quarto uomo che aiuta a issare la croce.
I tre uomini che stanno sollevando la croce nelle loro movenze evidenziano tutta la fatica che richiede una simile operazione; la pesante croce deve essere conficcata nella buca e richiede un grande sforzo. In primo piano vediamo l'uomo scalzo dai piedi neri che appoggiato con le mani a terra regge sulle spalle il legno della croce, un altro sulla sinistra, il cui volto rugoso un pò in ombra denota tutto lo sforzo  e la fatica, solleva il lato più lungo del legno e il terzo tira con  una corda che segna la schiena curva sotto il peso.
Queste persone non sono raffigurate come aguzzini, ma come tre uomini semplici,  costretti a svolgere un lavoro faticoso e brutale non per loro volontà.
I personaggi si stagliano su uno sfondo  scuro con sfumature di marrone, un'atmosfera cupa e di morte che accompagna il sacrificio del primo successore di Cristo sulla terra.
Il fascio di luce crea dei chiaroscuri, illuminando parzialmente solo le vesti dei tre uomini, le braccia tese nello sforzo rivelano chiaramente la tensione dei muscoli. I volti sono nascosti nell'ombra in contrasto con  quello di Pietro ben delineato in tutti i dettagli.















Nella Conversione di San Paolo la scena rappresenta il momento in cui a Saulo, persecutore dei cristiani, sulla via di Damasco, appare Cristo in una fortissima luce che lo colpisce agli occhi e lo rende cieco. Gesù gli chiede di desistere dalla persecuzione dei cristiani e di diventare suo ministro e testimone.
Saulo, vestito da soldato romano, abbagliato dalla luce accecante è appena caduto a terra disarcionato dal cavallo imbizzarrito dall'evento straordinario. Giace sul suo mantello rosso, la spada al suo fianco, con le braccia rivolte verso l'alto, verso Gesù che solo lui può ascoltare e  al quale, lui acerimmo persecutore dei suoi seguaci, si  consegna totalmente.
Il cavallo  domina tutto il quadro, la criniera illuminata dalla luce, lo zoccolo sollevato miracolosamente per evitare di schiacciare Saulo che giace tra le sue zampe;  un uomo scalzo appare dietro la testa del cavallo e lo  tiene per le briglie mentre osserva la scena senza intervenire.
Non compare l'immagine di Cristo; chi guarda il quadro intuisce la sua presenza dalla luce irreale che ha squarciato la tenebra e dall'atteggiamento di Saulo che "guarda" verso l'alto e "vede" ciò che occhio umano non può percepire, Gesù Cristo che da questo istante cambierà per sempre la sua vita.
Il persecutore feroce dei cristiani diventerà l'Apostolo delle genti.










Le foto sono state prese nel web






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