mercoledì 22 giugno 2011

La storia di Malta, la perla del Mediterraneo




Malta con le sue isole, Gozo e Comino  abitate, e Cominotto, Filfla e San Paolo disabitate, si trova a 90 chilometri dalla Sicilia in una posizione centrale nel Mediterraneo.
Malta misura 27 km di lunghezza e 14 di larghezza massima. Le corrispondenti misure di Gozo sono 14 e 7 km. La più piccola delle isole abitate, Comino, misura 2,6 km2. La popolazione è di 400.000 abitanti su 320 km2, perciò le isole maltesi sono il paese più densamente popolato d'Europa.
Per comprendere meglio Malta in tutti i suoi aspetti culturali, archeologici, linguistici, gastronomici, folkroristici, religiosi, artistici ecc. bisogna assolutamente partire dalla sua storia.
La storia di Malta è lunga e complessa perchè proprio a causa della posizione geografica è stata occupata da diversi popoli, a cominciare dai siciliani che arrivarono sull'isola disabitata nella tarda età della Pietra.
Infatti intorno al 4000 avanti Cristo un gruppo di famiglie venne dalla Sicilia per stabilirsi nel piccolo arcipelago. Successivamente,  nel corso dei secolii, altri contadini sono arrivati sull'isola  portando con sè, animali domestici, ceramiche, semi e attrezzi di ossidiana.
Verso l'800 a.C. sull'isola arrivarono i fenici che s'integrarono con la popolazione , incrementando l'industria tessile, già fiorente prima del loro arrivo.
L'invasione romana non presentò grandi difficoltà. I maltesi furono trattati più come un popolo alleato che conquistato. I Romani costruirono le citta di Melita e di Vittoria (l'odierna Rabat).
Nel 60 dopo Cristo San Paolo, mentre veniva condotto a Roma (come è riportato negli Atti degli Apostoli), fece naufragio sull'isola e vi rimase tre mesi gettando i primi semi della religione cristiana.
Gli Arabi conquistarono le isole maltesi intorno all'870 , costruirono cittadelle fortificate come Mdina e introdussero la coltivazione del cotone, fondamentale per l'economia dell'isola.
Nel Medioevo arrivarono dalla Sicilia i Normanni e a turno gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi e i Castigliani.
Nel 1291 i Cavalieri crociati furono cacciati dalla Terra Santa e, dopo una permanenza di 200 anni a Rodi, ebbero come sede definitiva dall'imperatore CarloV , l'isola di Malta.
L'ordine di Cavalieri di Malta potrebbe essere descritto come una forza multinazionale divisa in "Lingue": Alvernia, Provenza, Francia, Aragona, Castiglia, Inghilterra, Germania e Italia.
Ogni "Lingua" aveva il suo quartiere generale ed era responsabile della difesa di un particolare settore dell'isola.
 I Turchi tentarono più volte di conquistare l'isola costrigendo i Cavalieri a costruire quelle grandi fortificazioni che  ancora oggi ammiriamo.
Fino al "Grande Assedio" del 1565!  Voltaitre 200 anni dopo scrisse "Nulla è meglio conosciuto del grande Assedio" e per i Maltesi oggi la definizione suona ancora veritiera.
I Turchi  assediarono l'isola e dopo l'eroica resistenza dei maltesi durata 31 giorni ,il forte di Sant'Elmo fu costretto ad arrendersi. Altre città vicine furono attaccate ma la salvezza arrivò dalla Sicilia con un rinforzo di 8.000 uomini e Malta fu salva.
L'Ordine dei Cavalieri, dopo la sconfitta dei Turchi, diede splendore e potenza a Malta ma ben presto le finanze divennero precarie e, nel momento in cui l'ultimo Gran Maestro veniva eletto, Napoleone preparava i piani per occupare l'isola. La presa di Malta da parte di Bonaparte nel 1798 non può essere considerato un vero tronfo perchè il Gran Maestro capitolò senza opporre resistenza.
I Maltesi si sentirono abbandonati dall'Ordine e in un primo momento furono persuasi dal Vescovo a sottomettersi. Napoleone cominciò la sua razzia di opere d'arte, chiuse molte chiese, spogliò i magnifici palazzi, le Auberges, che erano stati residenza dei Cavalieri.
Allora i Maltesi si rivolsero al re delle due Sicilie per ottenere aiuto e protezione e nello stesso tempo dei deputati furono inviati per chiedere aiuto agli alleati del Re, i britannici, che mandarono una piccola forza.
 Il blocco navale britannico alla fine costrinse i francesi alla resa che avvenne nel 1800.
All'inizio gli inglesi non erano molto interessati a Malta ma ben presto, a causa della preminenza del traffico marittimo inglese nel Mediterraneo, i porti di Malta divennero importanti scali commerciali e con il trattato di Parigi del 1814 le isole divennero possedimento britannico.
Le isole conobbero la prosperità e durante il Risorgimento molti patrioti italiani si rifugiarono a Malta.
Durante la prima guerra mondiale Malta si meritò il titolo di "infermiera del mediterraneo" per l'assistenza data ai feriti negli ospedali dell'isola.
Nel 1921 Malta ottenne l'autogoverno e il gruppo pro Italiani chiese con forza  la diffusione della lingua e della cultura italiana ma il partito laburista ottenne la promozione della lingua inglese e maltese. Nelle elezioni successive il partito pro Italiani vinse con larga maggioranza ma nella tempesta politica che seguì il governo inglese impose il maltese e l'inglese come lingue ufficiali senza tener conto della volontà popolare.
Durante la seconda guerra mondiale l'arcipelogo divenne sito strategico per le forze alleate e Malta fu proiettata in prima linea.  Il popolo maltese si comportò eroicamente ricevendo da Giorgio VI la medaglia George Cross al"...coraggioso popolo dell'isola fortezza di Malta".
Dopo il conflitto Malta riottenne l'autogoverno e il 21 settembre 1964 finalmente divenne indipendente.        Fu proclamata Repubblica sotto il successivo  governo laburista e l'ultimo soldato inglese ha lasciato Malta il 31 Marzo 1979 dopo l'accordo sulle basi militari.
Malta è entrata a far parte dell'Unione Europea nel 2004.



Isola di Gozo
                                                        La Valletta - City gate
                                                          Medina -la  città silenziosa

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